Il Progetto Personale Integrato per il Nucleo Mamma-Bambino: esperienze e prospettive

Nella mattinata di martedì 23 febbraio, presso la Sala Rosi del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale, si è svolto il Laboratorio formativo dal titolo “Il Progetto Personale Integrato per il Nucleo Mamma-Bambino: esperienze e prospettive”.

All’evento, organizzato dalla “Rete strutture e servizi per nuclei vulnerabili mamma-bambino”, hanno partecipato circa 70 persone, tra operatori dei servizi e responsabili dei servizi territoriali cittadini.

Hanno aperto i lavori Angelina di Prinzio, responsabile della Rete di Accoglienza del Dipartimento Politiche sociali e Salvatore Carbone, il quale ha descritto la genesi e le iniziative della Rete, che si è costituita recentemente per favorire il confronto e il lavoro comune tra le strutture e i servizi territoriali che si occupano dell’accoglienza e dell’inserimento sociale dei nuclei mamma-bambino maggiormente vulnerabili.

Successivamente Andrea Zampetti, pedagogista sociale e docente di Progettazione educativa presso la Pontificia Università Salesiana, ha affrontato il tema della progettazione personale integrata per il nucleo mamma-bambino, come spazio per l’esercizio di una responsabilità comune. Nella Tavola

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rotonda, condotta da Martino Rebonato (Cabina di regia l. 285/97) il tema della progettazione integrata è stato affrontato da diverse prospettive. Ne hanno parlato Paola D’Inzeo (IX Municipio di Roma Capitale), Gianpaolo Di Virgilio (Dipartimento Politiche sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale), Alessandra Gatto (Comunità alloggio Margherita Naseau – Rachele), Federica Polcaro (Famiglie in rete – Cooperativa sociale L’Accoglienza) e Maria Grazia Viganò, esperta del settore.

L’incontro, molto partecipato, è stata un’occasione importante per rafforzare la comunità di pratiche sul territorio romano su queste tematiche, che vedono coinvolte le istituzioni e gli organismi del terzo settore in un forte impegno comune.

Molto interessante è stato, nella fase finale, l’intervento di Claudio De Angelis, già Procuratore della Repubblica presso Tribunale per i Minorenni di Roma, che ha sottolineato la necessità di una valida collaborazione tra i servizi sociali e gli organi giurisdizionali, nel rispetto però dei diversi ruoli e delle differenti funzioni.